|
|
| | liturgia del 27 gennaio | |
| | Autore | Messaggio |
---|
lollotino Admin
Numero di messaggi : 82 Età : 65 Località : villanova di guidonia Occupazione/Hobby : dedicarmi alla comunità parrocchiale insieme a Nanda Umore : tendente al sereno con qualche tonalità che porta al variabile Data d'iscrizione : 18.01.08
| Titolo: liturgia del 27 gennaio Mar Gen 22, 2008 9:31 am | |
| Carissimi vi anticipo la lturgia della prossima domenica 27 gennaio la pagina è presa da questo sito http://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20080127.shtml e mi sembra bello metterla a disposizione per tutti. Lo so che questa pagina è dedicata più alle meditazioni ed alle riflessioni e così pensavo di cndividere con voi la lettera di Paolo che personalmente mi esorta a non limitare il mio servizio, legandolo alle persone ma, offrirmi per il Signore che attraverso il fratello si fa carne, gioia, sofferenza, croce. Non posso essere una matita nelle mani di Dio solo perchè vivo la mia vita con chi mi è simpatico, così come non posso sentire di appartenere ad una sola realtà ecclesiale. Posso altresì proclamare che io appartengo solo a Dio e che a Lui indirizzo il mio passo. Il mio prossimo è colui che incotro ogni giorno, nelle reltà quotidiane, cominciando dalla famiglia e proseguendo al lavoro. Di tutti dovrò rendere conto quando sarò soggetto al giudizio finale. Di ogni persona incontrata, risponderò davanti a Dio. "Cosa ne hai fatto del tuo fratello, della tua sposa, dei tuoi figli, della tua comunità ??? come hai vissuto con loro ??? Quanto ti sei saputo offrire a loro, e quanto ti sei fatto consumare per loro ??" Questo pensiero mi viene indirizzato dalla Parola e questo vi porgo con tutto il mio essere.
Grazie della vostra pazienza
E' veramente una stupefacente Parola che si incarna nella nostra vita quotidiana...
A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it www.chiesacattolica.it - www.lachiesa.it III DOMENICA PRIMA LETTURA Nella Galilea delle genti, il popolo vide una grande luce. Dal libro del profeta Isaìa 8, 23b-9, 3 In passato il Signore umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti. Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Mádian.Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 26 (27) R/. Il Signore è mia luce e mia salvezza. Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura? R/.
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario. R/.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. R/.
SECONDA LETTURASiate tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 1, 10-13.17 Vi esorto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire. Infatti a vostro riguardo, fratelli, mi è stato segnalato dai familiari di Cloe che tra voi vi sono discordie. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «Io invece di Cefa», «E io di Cristo». È forse diviso il Cristo? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete stati battezzati nel nome di Paolo? Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma ad annunciare il Vangelo, non con sapienza di parola, perché non venga resa vana la croce di Cristo.Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO Cf Mt 4, 23 R/. Alleluia, alleluia. Gesù predicava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di infermità nel popolo. R/. Alleluia. VANGELO * Venne a Cafàrnao perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa. Dal Vangelo secondo Matteo 4, 12-23 Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.Parola del Signore. | |
| | | Millo Admin
Numero di messaggi : 120 Età : 55 Località : Guardando verso sud, la seconda stella a destra ... Occupazione/Hobby : Poeta ... per caso Umore : Sognatore Data d'iscrizione : 13.01.08
| Titolo: Re: liturgia del 27 gennaio Mar Gen 22, 2008 3:09 pm | |
| - Citazione :
- Non posso essere una matita nelle mani di Dio solo perchè vivo la mia vita con chi mi è simpatico, così come non posso sentire di appartenere ad una sola realtà ecclesiale.
Posso altresì proclamare che io appartengo solo a Dio e che a Lui indirizzo il mio passo. Mi trovo molto d'accordo con queste parole. Personalmente amo molto il modo con cui Dio si serve di noi per aiutarlo ad arrivare a tutti. Le molteplici strade che portano a bussare alla stessa porta sono proprio la riprova che la diversità di strade e la molteplicità di carismi, rappresentano la ricchezza della Chiesa e del popolo di Dio e che non si dovrebbe mai volere gli altri a nostra immagine e somiglianza, ma al contrario attingere proprio da ciò in cui l'altro è diverso da noi. Però da dopo aver incontrato Cristo, non riesco più a tollerare, soprattutto in chi dice di percorrere un cammino di fede, frasi del tipo: "Ah, io sono così e perciò mi devi accettare per forza così" ... beh, io dico NO !. Quando incontri Cristo, non puoi continuare a dire una cosa del genere ... quando senti quel fiume in piena di nome Gesù che ti stravolge il cuore e la vita, non puoi non cambiare, non è possibile rimanere come prima ... Certo il carattere non si può stravolgere, ma migliorare si ... ed è dovere di ogni cristiano degno di questo nome, tendere a migliorare se stesso giorno per giorno, in ogni più piccola cosa ... si deve sempre e comunque tendere alla santità ... anche se poi si ricasca certamente nei propri errori e nei propri limiti ... ma l'impegno e la perseveranza, io credo che non debbano mai mancare. Basta guardare al Vangelo, quando Gesù camminando lungo il mare di Galilea vede Simone detto Pietro e suo fratello Andrea ... quelli stavano per i fatti loro, facendo probabilmente la sola cosa che sapevano fare: pescare .... E Gesù che fa ? Gli si para davanti ... un incontro frontale ... uno sguardo profondo che scava l'anima ... e la frase: Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini» ... e quelli che fanno ? Senza battere ciglio lasciano tutto e vanno dietro a Gesù ... CAVOLI ! A me sta cosa mi stravolge ... Gesù non gli dice: vieni con me. da domani farai l'avvocato ... ma pescatore di uomini .... Come per dire, che a me personalmente, quando Cristo mi ha scrutato negli occhi e mi ha detto "IO TI AMO ... SEGUIMI ... CONTO SU DI TE ...." ... sconquassandomi il cuore, rivoltandolo come un calzino ... Non ha cambiato ciò che ero già, ma ha dato un nuovo senso a ciò che ero già ... E questo è bastato a farmi avere la consapevolezza di chi sono davvero, e di prendere saldamente in mano le redini della mia vita. Io un sognatore lo sono sempre stato, ma in trent'anni l'ho soffocato sotto tonnellate di vigliaccheria, di egoismo, di orgoglio, di stoltezza, di timidezza, di introversione ... Gesù invece mi ha detto: "Vieni dietro a me, ti affiderò il mio sogno più grande .... E così eccomi qua, Michele il sognatore ... che ha dentro di se, esattamente il senso di questa chiamata ... la mia vocazione ... e seppure respirare la comunità nelle diverse realtà ecclesiali in cui lo Spirito mi dovesse portare per far spirare in quel posto un po' del suo Vento ... terrò sempre fede alla chiamata originaria ... perchè quello è il senso nuovo della mia vita ...e quella è la strada disegnata per me dal Padre. Forse ho svalvolato un po' ... ma le parole di Andrea insieme alla liturgia, mi hanno suscitato queste riflessioni ... e da bravo condivisore le lascio qui ... Grazie Andrè ... Millo | |
| | | | liturgia del 27 gennaio | |
|
Argomenti simili | |
|
| Permessi in questa sezione del forum: | Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
| |
| |
| |
|