lollotino Admin
Numero di messaggi : 82 Età : 65 Località : villanova di guidonia Occupazione/Hobby : dedicarmi alla comunità parrocchiale insieme a Nanda Umore : tendente al sereno con qualche tonalità che porta al variabile Data d'iscrizione : 18.01.08
| Titolo: La quercia millenaria Lun Feb 11, 2008 10:21 am | |
| Cari amici, vi invito a leggere quanto segue.... ed a visitare il sito del quale trovate il link a fine pagina. Si tratta di una associazione che si occupa di sostenere genitori e figli, nella esperienza della morte prenatale o immediatamente dopo la nascita. Si tratta di coppie coraggiose che percepiscono quanto il dono della vita non sia legato al tempo in cui viviamo ma, si preoccupano di dare, seppur per tempi brevissimi, una qualità di vita "normale" a bambini che sono comunque destinati alla morte. Vi invito pertanto a leggere e a riflettere. Un saluto
LA QUERCIA CELESTE SCRIVE A GIULIANO FERRARA Carissimo direttore,
aderisco con gioia alla moratoria da voi proposta.
Da qui, da dove vivo io ultimamente, in alto, le cose si vedono con una maggiore chiarezza e tutto sembra piccolo: i giochi della politica, le ansie di guadagno spacciate per solidarietà, i successi della scienza che passano attraverso insuccessi dell'uomo. Tutto piccolo.
In fondo questa sorte era toccata anche a me. Qualche medico, pensando di sedere in alto -deformazione professionale- mi aveva visto piccolo e con la testa troppo piccola -deformazione mortale-: la chiamano microcefalia (la mia intendo non quella del medico...). Non sono uno scienziato, non ho avuto tempo per studiare, forse non avevo la testa per farlo, ma dalle parole del medico ho intuito che la microcefalia è una malattia che trasforma un bambino nella pancia in un "parassita" da eliminare. O così almeno hanno detto ai miei genitori. Loro hanno pianto, hanno sofferto, hanno pregato e alla fine non hanno creduto a quella metamorfosi bugiarda ed avvilente. Sapevano che un bacio d'amore può trasformare il ranocchio in principe, lo sguardo di un padre falegname trasforma un nodoso pezzo di legno in un figlio. E così mi hanno accolto, da figlio, anche se malato.
Sono nato il 3 febbraio del 2006 (ma guarda... il 3 febbraio 2008 si celebra la giornata per la vita!). Non faccio per vantarmi, ma i miei hanno detto che ero bello, con una faccia tonda e piena come la luna. Lo stesso giorno sono stato battezzato, nel reparto di terapia intensiva neonatale del Policlinico Gemelli: attorno c'erano tante persone con la veste bianca e con delle buffe maschere, ma ho riconosciuto gli occhi dei miei genitori, occhi lucidi ma gioiosi. Poi, inevitabilmente, il 4 febbraio sono morto, ma di una morte bella, tenendo la mano di mamma e papà che mi accarezzavano, mi accompagnavano (ed io accompagnavo loro per la verità) e un Padre nuovo che mi attendeva per abbracciarmi.
Ed ora da qui, dove vivo io ultimamente, in alto, le cose si vedono con una maggiore chiarezza e certe cose sembrano proprio grandi: l'amore di quel medico che pur vedendomi brutto ed ecograficamente bidimensionale aveva chiesto il mio nome- un nome vero da bambino e non quei buffi nomi latini che date ai parassiti... -; l'amore dei miei genitori, che quel nome di figlio, Francesco (così mi chiamo), l'hanno pronunciato piangendo; ed è grande anche lei, direttore, per quello che ha avuto il coraggio di fare con questa battaglia. Non posso dirle come andrà a finire, ma certe cose non si giudicano dalla fine, ma dal coraggio dell'inizio. In fondo anche per me è stato così: a molti è parso che io abbia fatto una brutta fine, ma la mia vita invece è stata tutta, ed è ancora, uno splendido inizio.
Francesco, un figlio de "La Quercia Millenaria"http://www.laquerciamillenaria.org/ | |
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