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 Liturgia del 3 Febbraio

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lollotino
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MessaggioTitolo: Liturgia del 3 Febbraio   Liturgia del 3 Febbraio Icon_minitimeLun Gen 28, 2008 10:30 am

Continua la possibilità di confrontarci sulla Parola.

Senza andare troppo lontano credo che sia meraviglioso farlo sulla Liturgia del momento, liturgia che diventa chiamata, Parola che diventa esperienza di relazione con il Signore.

PRIMA LETTURA (Sof 2,3; 3,12-13)
Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero.
Dal libro del profeta Sofonìa

Cercate il Signore
voi tutti, poveri della terra,
che eseguite i suoi ordini,
cercate la giustizia,
cercate l’umiltà;
forse potrete trovarvi al riparo
nel giorno dell’ira del Signore.
«Lascerò in mezzo a te
un popolo umile e povero».
Confiderà nel nome del Signore
il resto d’Israele.
Non commetteranno più iniquità
e non proferiranno menzogna;
non si troverà più nella loro bocca
una lingua fraudolenta.
Potranno pascolare e riposare
senza che alcuno li molesti.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 145)Rit: Beati i poveri in spirito.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.
Rit:
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.
Rit:
Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.
Rit:




SECONDA LETTURA (1Cor 1,26-31)
Dio ha scelto ciò che è debole per il mondo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Considerate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili.
Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio.
Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, perché, come sta scritto, chi si vanta, si vanti nel Signore.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 5,12a)
Alleluia, alleluia.Rallegratevi ed esultate,
perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Alleluia.

VANGELO (Mt 5,1-12a)
Beati i poveri in spirito.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Parola del Signore

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Questo è per me il Vangelo dei Vangeli.
Il Vangelo della contraddizione e della provocazione.
Sarebbe facile esprimere tutta una serie di concetti teologici e filosofici in merito ma, credo che davanti a tale INVITO ci sia solo da vivere in silenzio.

Mii viene subito da pensare ai malati ai quali, con Nanda, portiamo l'Eucarestia, Salvatore, Felice e Rosaria.
Penso alle persone che gli stanno accanto, alla loro pazienza di accudirli con amore.
Penso a quante umiliazioni vive Salvatore nella sua carrozina e senza la possibiltà di parlare perchè una Paralisi lo ha messo in quella condizione...
Ma più di ogni altra cosa vedo il suo sorriso, la sua necessità di essere preso per mano, il suo desiderio di ricevere la nostra visita, la fame che possiede di COMUNIONE e di comunicare.
Vedo in queste parole la gioia di Felice che felice lo è davvero nonostante la parte destra del suo corpo non lo sostiene più, vedo anche la pazienza amorevole di sua moglie Graziella che lo accudicse e con lui riceve il Corpo dii Cristo.
Vedo la fede profonda di Rosaria che, nonostante tutto, continua a pregare per il mondo offrendo la sua sofferenza per tutta l'umanità, pur nella sua solitudine...
Ed allora capisco che la Parola, sempre più si incarna nell'uomo, sopratutto nella persona sola, malata, abbandonata.
Nelle persone che sanno quale è il significato profondo della loro condizione, che sanno quale sia la speranza del domani per loro al quale il presente ha riserrvato, umanamente parlando, solo sofferenza e solitudine.

Mi viene da pensare ad Enrico, mio fratello missionario i Brasile, che ci racconta spesso di vite spezzate e bruciate dalla miseria e dalla colla che respirano. Vite che solo con la scoperta del sentirsi amate, recuperano la loro dignità di uomini e donne, capaci di dare un impulso nuovo alla loro esistenza.

Chiedo al buon Dio di darmi la capacità di perdermi nella Sua Parola, di perdermi nel cuore dei fratelli per trovarci solamente Lui.

Buon pellegrinaggio a tutti
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Millo
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MessaggioTitolo: Re: Liturgia del 3 Febbraio   Liturgia del 3 Febbraio Icon_minitimeMar Gen 29, 2008 12:31 pm




Le beatitudini ... hai ragione lollotino, è il Vangelo dei Vangeli .... proprio ultimamente ho avuto modo di attraversare in maniera più approfondita questo tema, mettendolo in relazione a qualcosa a cui non ho mai pensato: lo Spirito Santo ...
Quando l'ho letto la prima volta, pensavo al fatto che se io sono un sognatore ... Gesù lo era molto, ma molto più di me ... proponendo quel discorso della montagna in cui diceva che i poveri, gli afflitti, gli umiliati, i sofferenti dovevano gioire perchè per loro sarebbe arrivato il giusto premio .... Proponeva come benessere tutto ciò che è contrario a quello che allora come oggi il mondo ci propone per raggiungere "la felicità" ... il successo, il denaro, il potere, l'apparire ... chi legge questo brano del Vangelo potrebbe pensare che i cristiani poichè non riescono ad emergere, a vincere ... dicono "beati i sconfitti" ... Un'immagine questa, dei cristiani che non ho mai avuto a genio ... perchè io non mi sento affatto un perdente, anche quando "ho perso" agli occhi degli uomini ... e vi posso assicurare che soprattutto sul lavoro, questo è quello che vivo quotidianamente e ... se non leggessi quel brano del Vangelo con i giusti occhi, certamente penserei di gettare al vento molte possibilità di "far carriera".
Però a un certo punto mi sono dovuto mettere davanti ad una scelta: o ha ragione Gesù, o ha ragione il mondo ... Per quanto è il mio sentire di sognatore ... Gesù ha pienamente ragione ... però è maledettamente complicato restare saldi a quel Vangelo che ci chiede continuamente di andare contro tutto quello che ci darebbe un vantaggio su questa terra, per avere vantaggi molto più grandi e importanti invece nel Cielo ... vantaggi che trallaltro non so nemmeno valutare con la mia umanità limitata.
Però c'è una cosa che mi da la conferma che quanto Gesù dice si può vivere davvero nel cuore di ognuno e credo che il senso di quello che dice nelle beatitudini stia non nel lodare il dolore, la sofferenza, l'umiliazione ... tutte cose che comunque anche Gesù ad un certo punto ne ha manifestato la sua stanchezza nelle prove che l'hanno toccato, e che sono certo, nemmeno Dio gradisce, ma invece è dire secondo me che nonostante il dolore, nonostante la sofferenza, nonostante l'umiliazione, che fanno parte comunque della nostra vita, si riesce a restare sereni, felici, appagati, perchè ci si è aggrappati a Dio e ci si è abbandonati al suo Amore ... allora è questa la beatitudine ... la vera capacità di essere felici sempre e comunque, di non aver bisogno di possedere sempre di più per sentirsi appagati di un vuoto incolmabile, proprio perchè si possiede l'unica cosa che nessuno potrà mai portarci via ... ed è l'unica vera ricchezza ....
Le beatitudini per me non sono l'esaltazione dei perdenti ... ma al contrario ... l'esaltazione di coloro che hanno talmente tanta forza (e certamente ci metto anche i malati che Andrea e Nanda visitano e di cui ci hanno raccontato con commozione) da essere felici sempre e comunque, perchè essi hanno Dio nel cuore, e Dio ha nel cuore tutti coloro che vivono le difficoltà della vita con quella serenità che solo l'abbandono all'Amore di un Padre può dare, e così facendo essere una "luce" che può contagiare anche quelli che di quella luce ne diventano positivamente "invidiosi" ....
Coltivando i doni dello Spirito Santo, si può arrivare alla consapevolezza che in ciò che la vita ci offre, seppure qualcosa di terribile da sopportare umanamente parlando, c'è qualcosa che invece ci rende capaci di trovare sempre e comunque quella luce ... ed è qualcosa che di umano non ha nulla, perchè è di origine divina ...
Queste sono cose che comunque sperimento io di giorno in giorno sulla mia stessa pelle, sulla mia vita ... vivo la mia metamorfosi giorno per giorno ... Quello che sono oggi e quello che ero ieri ... non hanno relazioni l'uno con l'altro .... se non che l'uno era la preparazione per l'altro ... un po' come il vecchio e nuovo Testamento ... così è stato anche il mio vivere ... ieri perdente, perchè vigliacco e attaccato al mondo, oggi vincente, perchè cerco di vivere il mondo con il coraggio che Gesù mi infonde con i suoi insegnamenti ... da sognatore ... Ma io so che per quanto folle agli occhi dell'uomo ... è l'unica possibile verità ...

Un abbraccio di cuore abbraccione
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